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lunedì 7 gennaio 2013

QUANDO “PINOCCHIO” È UN “FATTO DI VITA”: BABILONIA TEATRI E GLI AMICI DI LUCA ALL’ASTRA

Loro, Babilonia Teatri, sono tra le compagnie più originali della nuova generazione del teatro italiano, già premio speciale Ubu nel 2009 e premio Hystrio alla drammaturgia 2012; Gli Amici di Luca, invece, sono una realtà teatrale nata dall’omonima associazione e costituita da persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico.
Dall’incontro tra Babilonia Teatri e Gli Amici di Luca nasce “PINOCCHIO”: lo spettacolo andrà in scena venerdì 11 gennaio (ore 21) in prima regionale al Teatro Astra di Vicenza, primo appuntamento del 2013 del cartellone “FATTI DI VITA”. Dopo lo spettacolo, la compagnia incontrerà il pubblico.
Sarà ispirato al classico collodiano questo spettacolo che, dopo “Made in Italy”, “Pop star” e “The End” vede Babilonia Teatri protagonista di un nuovo capitolo all’insegna dell’impegno sociale e civile.
Perché un Pinocchio che vede protagonisti attori con alle spalle l’esperienza del coma? Lo spiegano per Babilonia Teatri Valeria Raimondi e Enrico Castellani, che hanno scritto e diretto il lavoro: “Per loro il teatro è un mezzo con cui tornare a far parte di quella società che, dopo la malattia, li ha respinti. Un luogo in cui tornare a realizzarsi, affermarsi e riconoscersi e da cui gridare il loro malessere, rivendicare il loro ruolo, esprimere la loro umanità. Per noi creare uno spettacolo con loro ha un senso profondo. Corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario. Un teatro dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione”.
Lo spettacolo dei Babilonia Teatri aprirà ufficialmente il cartellone del prossimo Pride Regionale Veneto che si terrà a Vicenzae che culminerà con l’evento del 15 giugno, ma che si propone fin d’ora come un percorso culturale che punta a valorizzare la diversità e a combattere l’omologazione.
Enrico Castellani sarà in scena insieme a Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli e Luca Scotton. “PINOCCHIO” è stato “un incontro, uno scontro, un crocevia. Un matrimonio di necessità: portare la vita sulla scena, senza mediazioni; mettere in gioco il proprio vissuto; sfidare regole e convenzioni – commentano ancora Castellani e Raimondi -. Pinocchio è la fiaba per antonomasia, fonde fantastico e ragione, dovere e gioco, timore e coraggio, l’esaltazione della spensieratezza e il richiamo al dovere. Un susseguirsi di incontri dove il burattino è continuamente messo alla prova.
Una costante scelta di campo. AffrontarePINOCCHIO significa interrogarsi su chi sia oggi il burattino dal lungo naso. Chi Lucignolo. Chi il grillo parlante. Chi la fata. Chi il gatto e la volpe. PINOCCHIO è la loro umanità, le loro e le nostre debolezze, incoerenze, tentazioni, contraddizioni e bugie, l’eterno contrasto tra innocenza e consapevolezza, tra assunzione di responsabilità e fuga. PINOCCHIO significa interrogarsi se il mondo in cui viviamo sia realmente quel paese dei balocchi che ci raccontano e ci raccontiamo.
Significa fare i conti con noi stessi: consapevoli che siamo continuamente chiamati a prendere delle decisioni. Che ogni decisione è una responsabilità. Che ogni responsabilità è una crescita”.
I biglietti (13 euro intero, 11 ridotto, 1,50 diritti di prevendita) possono essere acquistati in prevendita presso l’Ufficio del Teatro Astra oppure sul sito del teatro (circuito Greenticket) con carta di credito. La sera di spettacolo la biglietteria del Teatro apre alle ore 20.
È ancora possibile acquistare carnet di 4 spettacoli a scelta a partire da 42 euro.
A partire dalle ore 20 è a disposizione del pubblico il parcheggio della Provincia di fronte al Teatro. Data la capienza limitata, si consiglia di arrivare con anticipo.
Prima e dopo lo spettacolo sarà attivo il punto di ristoro Equobar, con i suoi prodotti di caffetteria, pasticceria e snack equosolidali, biologici e a km zero.
“FATTI DI VITA 12-13” è curato da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven, Fondazione Antonveneta e Askoll, in collaborazione con Hotel Palladio e Associazione Curare a Casa.
Babilonia Teatri è una delle realtà più affermate della nuova generazione del teatro di ricerca italiano. La formazione prende il nome da un progetto del 2005 sulla guerra in Iraq intitolato Cabaret Babilonia, a lungo sviluppato ma mai realizzato. Il primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, è invece il risultato del lavoro svolto all’interno del carcere di Montorio. Nel 2007 la compagnia debutta con UnderworkSpettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline e vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con lo spettacolo Made in Italy, candidato anche al Premio Ubu 2008 come Miglior Novità Italiana/Ricerca Drammaturgica e vincitore della prima edizione del Premio Vertigine 2010. Babilonia Teatri che, come amano affermare i componenti, “è per un teatro pop, per un teatro rock, per un teatro punk” torna al Teatro Astra dopo Underwork nel 2009 (anno in cui la compagnia vince il Premio Speciale Ubu come) e The end (Premio Ubu 2011 come Miglior Novità Italiana/ Ricerca Drammaturgica) la scorsa stagione e dopo aver collaborato con La Piccionaia – I Carrara in occasione di Napoli Teatro Festival Italia con il progetto Special Price.
Gli amici di Luca, associazione di volontariato onlus, si sono costituiti nel 1997 per provvedere, attraverso un appello alla solidarietà, alle cure necessarie per risvegliare Luca, ragazzo bolognese di 15 anni in coma per 240 giorni e purtroppo scomparso nel 1998. Dalla vicenda di Luca è germogliata una promessa: la nascita della “Casa dei Risvegli” a lui dedicata, un centro innovativo di riabilitazione e di ricerca. Ha come finalità l’integrazione sociale, la riabilitazione delle persone con esiti di coma e la sensibilizzazione della comunità al problema. Il percorso intrapreso parte dall’utilizzo del teatro in situazione terapeutica per arrivare a produzioni artistiche dotate di una propria poetica, che nasce dalla peculiarità della composizione del gruppo. La Compagnia svolge attività stabile permanente e si è avvalsa, negli anni, della collaborazione di diversi artisti: Rena Mirecka, Enzo Toma, Tery Janette Weikel, Catie Marchand, Francesca Mazza,Mirko Artuso, Antonio Viganò.

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