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mercoledì 16 luglio 2014

TEATRO ASTRA CANTIERE DI CITTADINANZA: UNA STAGIONE DA 16.000 PRESENZE


Un progetto particolarmente attento ai giovani, alla partecipazione attiva, all'incontro tra generazioni e alla formazione.
TEATRO ASTRA CANTIERE DI CITTADINANZA:
UNA STAGIONE DA16.000 PRESENZE
La rassegna organizzata da La Piccionaia per il Comune di Vicenza ha registrato 2526 spettatori per il serale, 4994 per Famiglie a Teatro, 4816 per il Teatro Scuola e 3518 per gli eventi collaterali.
(Vicenza - 16.07.2014) – Bilancio positivo per la stagione 2013-2014 del Teatro Astra, organizzata da La Piccionaia - I Carrara per il Comune di Vicenza, che chiude con 15.914 presenze totali. Prosa contemporanea e teatro ragazzi, questi i capisaldi della programmazione de La Piccionaia, che negli anni ha fatto del teatro vicentino un punto di riferimento importante a livello regionale. Ma non solo: grazie agli appuntamenti fuori rassegna, gli approfondimenti, gli incontri con gli artisti e ai laboratori, il Teatro Astra si conferma un cantiere di innovazione in pieno fermento e uno spazio di partecipazione importante per la cittadinanza.

"SIAMO UMANI", la stagione serale di prosa, ha portato in teatro, in occasione di 9 spettacoli, 2526 spettatori. Nomi di spicco della scena nazionale contemporanea come Fanny & Alexander, Motus, Antonio Rezza, Carmelo Rifici, Mario Perrotta e Saverio La Ruina hanno raccontato un'umanità multiforme, a volte estrema, ma nella quale ciascuno di noi è stato chiamato a riconoscersi. E lo hanno fatto insieme a giovani artisti emergenti, tra cui gli apprezzatissimi Fratelli Dalla Via, il collettivo nO (Dance first. Think later) – rispettivamente vincitori e segnalati al Premio Scenario 2013, di cui La Piccionaia è socia fondatrice – e il talentuoso Tindaro Granata. Attraverso la cronaca, la letteratura, la poesia, il riferimento cinematografico, il lavoro di sperimentazione e l'immersione  nelle realtà regionali del nostro paese, gli spettacoli hanno esplorato temi come il rapporto tra generazioni, la questione femminile, il potere dei mass media, l'emarginazione e la dimensione giovanile.

Un cartellone arricchito da un programma di eventi collaterali pensati con l'intento di stimolare un confronto all'interno della cittadinanza, che hanno visto un totale di 3518 persone partecipare a 6 incontri con gli artisti, 1 performance di arte pubblica, 5 spettacoli fuori rassegna di cui 2 per le scuole superiori e 1 lezione presso la sede di Longare dell'Istituto Rezzara in occasione dell'inaugurazione dei corsi. Non solo: il progetto laboratoriale per l'infanzia e i giovani avviato all'inizio della stagione in collaborazione con il Polo B55, "FABBRICATEATRO", si è intrecciato alla programmazione del teatro realizzando per i 20 corsisti anche 7 laboratori con gli artisti della stagione e 1 allestimento di fine anno sul palco dell'Astra. Infine, è stato avviato il progetto "RESIDENZE", nato per sostenere le giovani compagnie offrendo loro strutture e spazi per portare a compimento i loro progetti teatrali. I primi ospiti sono stati i Fratelli Dalla Via, che hanno abitato il Teatro Astra dal 2 al 6 dicembre 2013 in vista del debutto nazionale al Franco Parenti di Milano.

Un grande lavoro di progettazione e organizzazione, reso possibile anche grazie al sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll.

"Anche quest'anno – commentano Nina Zanotelli e Sergio Meggiolan, curatori della programmazione - abbiamo scelto di perseguire il progetto di teatro sociale e civile che da anni portiamo avanti al Teatro Astra. Una scelta non facile, in un momento in cui sembra così forte la necessità di evasione. Ma altrettanto lo è quella di riflettere sul nostro presente affrontando tematiche anche impegnative. Siamo stati premiati da un pubblico che ha saputo ancora riempire la sala, partecipare agli incontri in modo vivace e vivere in maniera critica e personale l'esperienza teatrale. Chi c'era, sa che sul palco si è davvero alternata un'umanità intera, sempre in bilico tra tragedia e commedia, letta con l'arguzia e la poesia che rendono il teatro un indispensabile strumento di elaborazione del reale. Oltre a questo, da teatro stabile di innovazione quale siamo abbiamo voluto dare sostegno alle giovani compagnie più brillanti della scena, tra le quali alcune vengono proprio dalla nostra regione: una miniera di talenti per cui siamo già al lavoro per l'anno prossimo, sviluppando sempre più il ruolo unico del Teatro Astra come spazio propulsivo della ricerca e dell'innovazione".

Anche il cartellone domenicale di teatro ragazzi "FAMIGLIE A TEATRO" conferma il trend positivo delle scorse edizioni con 4994 spettatori, tra adulti e bambini, che hanno assistito alle 16 repliche in orario pomeridiano. E in più, ancora nell'ambito di "FABBRICATEATRO", altri 60 bambini hanno partecipato ai laboratori del sabato pomeriggio con tre delle compagnie in cartellone. "Il progetto – continuano i curatori – risponde ad una domanda molto forte: quella di un tempo di qualità da trascorrere con i propri figli e nipoti. Ci sono tante famiglie, di tutti i tipi, che hanno l'esigenza forte di stare insieme condividendo esperienze costruttive".

In crescita rispetto alla scorsa stagione le presenze di "TEATRO SCUOLA", il progetto di spettacoli in matinée che nell'arco di 6 mesi e in 18 repliche ha coinvolto 4816 tra bambini, ragazzi e insegnanti delle scuole di città e provincia, dall'infanzia alla secondaria di primo grado. "Teniamo particolarmente al progetto di teatro ragazzi – concludono i curatori –. Anche quest'anno abbiamo cercato di offrire ad insegnanti ed educatori uno strumento in più per il loro delicato compito: quello di formare i cittadini di domani. E la formazione che dà il teatro è quella alla condivisione, alla libertà e alla creatività".
L'impegno per il teatro ragazzi è stato sostenuto anche da Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza e Arteven e al contributo di Banca Popolare di Vicenza e Askoll.

Il Teatro Astra si conferma dunque una realtà viva del panorama culturale cittadino, impegnata con un progetto su più livelli pensato per elaborare in maniera condivisa nuovi modelli di interpretazione della realtà. "Crediamo fortemente in un teatro motore di cambiamento, strumento di partecipazione attiva e di sviluppo di cittadinanza – commenta Carlo Presotto, direttore artistico de La Piccionaia. A coloro che ci hanno seguito quest'anno va il nostro sentito ringraziamento e il nostro arrivederci impaziente alla prossima stagione".

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