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venerdì 23 gennaio 2015

Teatro Officina - Dal 30 gennaio in prima nazionale MAPHIA 1963_2015 con Tano Avanzato e Massimiliano Vergani


MAPHIA 1963_2015
Dal 30 gennaio in prima nazionale al Teatro Officina con la regia di Massimo de Vita una riflessione sui meccanismi della criminalità organizzata

Il Teatro OFFICINA inizia il nuovo anno riprendendo la sua stagione dal titolo "Con la voce degli altri" con una prima nazionale che riflette sui meccanismi della criminalità di 'ndrangheta e mafia anche tra i giovani: dal 30 gennaio all'1 febbraio MAPHIA 1963_2015, con la regia di Massimo De Vita, i testi di Tano Avanzato, Massimiliano Vergani, Giuseppe Fava e la partecipazione degli adolescenti del Laboratorio "Il centro dell'emozione" del Teatro Officina.

Riccardo, 16 anni, schedato da quando ne aveva 10, vive a Quarto Oggiaro. Nella sua famiglia sono tutti pregiudicati e lui sa già che appena compirà 18 anni le forze dell'ordine verranno a prenderlo. 

Ma Riccardo non si farà prendere facilmente. Lui, che è così piccolino e magrolino che nel quartiere lo chiamiamo "Pulce", tiene in scacco un intero Commissariato da anni. Sui muri di Quarto Oggiaro il suo nome è esaltato e scritto a caratteri cubitali. 

E' un idolo, perché è spavaldo. Come quando passa a 150 all'ora senza casco per le vie del quartiere o si mette di fronte a un treno che non si fermerà e si sposta solo all'ultimo, dimostrando tutto il suo coraggio. 

Junko Faruta anche lei ha 16 anni e l'unica sua colpa è aver rifiutato l'amore di uno dei figli della mafia giapponese. Per questo viene rapita, molestata per 44 giorni e poi brutalmente uccisa. Queste, due delle storie che racconta lo spettacolo MAPHIA 1963_2015.

"Dalla Sicilia degli anni '60 fino alla Milano capitale economica d'Italia: la violenza cresce e dilaga, una violenza non solo fisica, ma dispiegata nelle sue molteplici sfumature, nell'annientamento etico dell'individuo e nella rassegnazione. Anche tra i giovani, succubi di alcuni modelli ritenuti "vincenti" dai loro coetanei, un male oscuro di cui non vogliamo ammettere la realtà, qui fra noi".                        Massimo De Vita


Tano Avanzato, nato nel 1957 a Campobello di Licata (Agrigento), è un cantastorie siciliano.  Ha iniziato questa sua attività nel 1991 fondando, insieme con sua moglie Erminia Terranova, il Gruppo di canto popolare Zabara. Ha al suo attivo centinaia di concerti che ha tenuto in diversi centri della Sicilia, delle altre regioni del sud e della Lombardia, oltre che in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Nel 2002  ha vinto il premio "Memorial Rosa Balistreri" per la canzone Malarazza. Nel 2014 Tano Avanzato e il Gruppo Zabara hanno rappresentato un nuovo spettacolo sulla mafia (con la partecipazione di Giuliano Turone), intitolato Io vedo, io sento… e parlo – Mafia da sud a nord, in scena dal 13 al 18 gennaio 2015 al Teatro Verdi di Milano.

Massimiliano Vergani è per metà brianzolo e per metà salentino. E' giornalista e autore. Ha pubblicato cinque libri e scritto diciotto spettacoli per il teatro. Il suo testo "RapSUDia 1935 - Figli del tabacco", racconto lirico di una strage di stato nel Salento, ha ricevuto una menzione speciale al Premio Nazionale di drammaturgia "Oltreparola", nel 2007. Recentemente, ha messo in scena "Diossina2.0 - Seveso, dall'Icmesa alla Pedemontana", monologo civile che ricostruisce ruoli, responsabilità e scenari che stanno nascosti fra le pieghe del dramma dell'Icmesa e che, oggi, vengono riproposti a causa del progetto di un'autostrada.

Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 Settembre del 1925. Dopo aver studiato giurisprudenza iniziò la professione di giornalista come cronista in numerose testate siciliane. Oltre alle numerose inchieste giornalistiche, negli stessi anni maturò una straordinaria vocazione artistica, letteraria e pittorica che lo ha consacrato come acuto testimone del suo tempo e profondo studioso del fenomeno della mafia siciliana. Nel 1980 fu chiamato alla direzione del Giornale del Sud, un giornale irriverente, dove i notabili furono chiamati a rispondere dei loro misfatti. La reazione fu immediata: la censura, le minacce, gli attentati e infine il licenziamento. Nel 1982 Giuseppe Fava costituisce una nuova testata I Siciliani con cui raccontare la Sicilia: la devastazione dell'ambiente, la trappola nucleare di Comiso, la sfida della mafia. Come reazione questa volta cinque pallottole la sera del 5 gennaio del 1984 lo uccisero.


Teatro Officina
Dal 30 gennaio all'1 febbraio 2015          Stagione 2014-2015
MAPHIA 1963_2015                                                         prima nazionale
Dalle terre contadine alle terre di Expo
Testi di Tano Avanzato e Massimiliano Vergani, con un inserto tratto da La violenza di Giuseppe Fava
Regia Massimo de Vita
Con Tano Avanzato, Francesco Mazza, Mario Pizzamiglio, Gianluca Salcuni,
      Massimiliano Vergani e gli adolescenti del Laboratorio "Il centro dell'emozione" del
      Teatro Officina
Scenografia Alice Benazzi
Realizzazione scene Paola Rivolta
Disegno luci Enzo Biscardi
Produzione Teatro Officina

INFO:
Teatro Officina – Via S. Elembardo, 2 – 20126 Milano
MM1 Staz. Gorla | Bus: linea 44 e 86
Informazioni e prenotazioni:
LUN-VEN: 14.00-19.00
tel: 02.2553200 | fax: 02.27000858 | e-mail: info@teatroofficina.it | sito web: www.teatroofficina.it
Orari spettacoli: feriali ore 21.00 – festivi ore 16.00
Ingresso €10 comprensivo di tessera associativa annuale
Prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroofficina.it


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Redazione del CorrieredelWeb.it

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