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mercoledì 15 dicembre 2010

“SCHIO TEATRO VENETO” APRE CON IL MUSICAL DI NATALE FIRMATO ÀISSA MÀISSA E LE FALÌE

Dopo l’applauditissima partecipazione della scorsa stagione, Torna a Schio il teatro de Le Falìe di Velo Veronese con uno spettacolo che conserva intatto il sapore del teatro popolare: sabato 18 dicembre (ore 21.00) al Teatro Astra di Schio (VI), Le Falìe e Àissa Màissa presentano “LA CORTE DEI STRASSONI”. Sul palcoscenico, le atmosfere trascinanti del nuovo musical di Natale, scritto, musicato e diretto da Alessandro Anderloni, inaugureranno il cartellone di SCHIO TEATRO VENETO dedicato alle produzioni regionali.
Protagonisti di questa commedia musicale tutta recitata in dialetto, una band dal vivo e 14 giovani ballerini-cantanti-attori che racconteranno la vita, povera ma felice, di un gruppo di irresistibili barboni.
Lo spettacolo andrà in scena in contemporanea anche per la programmazione di SCHIO GRANDE TEATRO.

La serata, ultimo appuntamento a teatro per il 2010, sarà introdotta dal maestro Bepi De Marzi, e vedrà la conclusione del progetto di Fondazione Teatro Civico a sostegno di Casa Bakhita, il servizio di accoglienza per adulti senza dimora. Durante gli spettacoli di novembre e dicembre, infatti, i volontari di Casa Bakhita sono stati ospitati nel foyer del Teatro Astra per la vendita del calendario realizzato dal fotografo Lorenzo Scaldaferro, e il cui ricavato andrà a sostegno dei progetti di accoglienza. Sostegno che, nella serata del 18 dicembre, sarà condiviso anche dal Lions Club International Schio, che devolverà un contributo per Casa Bakhita.

“LA CORTE DEI STRASSONI” è una favola recitata in dialetto veronese da 14 giovani attori e attrici che popolano la scena cantando e ballando su musica dal vivo. Il musical si svolge alla Corte degli Strassoni, dove vivono i senza fissa dimora, poveri ma felici. Accade però che uno di loro, Bertolin, scopre di essere il beneficiario di una milionaria eredità. Diventato ricco e abbandonata la corte, tornerà Bertolin a riscattare i suoi compagni e la sua amata Laureta? O i soldi gli faranno dimenticare di essere stato anche lui, un tempo, povero? Il giorno in cui alla Corte giungeranno le impettite segretarie del Cavalier Bertolino Bertoloni, sarà chiaro agli strassoni che la loro vita cambierà, per sempre.
“Chi sono questi strassoni? – commenta Anderloni – Sono talmente decontestualizzati da poterli identificare con chiunque stia ai margini. Mi piacerebbe che venissero accostati ai barboni che popolano, silenziosi e invisibili, il cuore delle grandi città; ai migranti che, da terre lontane, vengono ad abitare le nostre periferie fatiscenti, a riempirle di suoni e di colori; ai poveri di tutti i luoghi del mondo e di tutti i tempi. Gli strassoni sono intorno a noi, ovunque, tutti i giorni. A noi, dai taccuini gonfi. A noi, dalle pance piene”.

Una compagnia particolarissima, Le Falìe, un vero e proprio paese che si fa teatro. Falìe, nel dialetto dei monti della Lessinia, significa “fiocchi di neve”. A Velo Veronese gli abitanti hanno dato vita a un coro polifonico, un coro di bambini e una compagnia di teatro. In vent’anni, trecento persone – in un paese che conta 750 residenti – sono state coinvolte in attività teatrali, corali e cinematografiche. Un caso unico e suggestivo nel panorama culturale italiano; e infatti il teatro è diventato il segno che contraddistingue Velo Veronese: da quando Le Falìe hanno iniziato a raccontarne le storie, Velo è stato soprannominato “il palcoscenico della Lessinia”.

Il cartellone di SCHIO TEATRO VENETO, quattro appuntamenti fino al 12 marzo 2011, propone un percorso per conoscere più da vicino le realtà produttive locali: da Giocateatro Schio a Pino Costalunga, da Mirko Artuso ad Andrea Pennacchi.


Àissa Màissa - Le Falìe
LA CORTE DEI STRASSONI
Scritto, composto e diretto da Alessandro Anderloni
con Thomas Sinigaglia (fisarmonica), Fabio Basile (chitarra), Tommaso Castiglioni (percussioni)
e con Claudia Agostinelli, Anna Bertasini, Martina Bocchi, Caio Dal Corso, Valentina Danielski, Piero Facci, Riccardo Frizzera, Enrico Maggioli Majoli, Elia Marconi, Greta Orlandi, Linda Piano, Marco Pomari, Lucia Rizzonelli, Elena Vezzari

Qui si canta e si racconta in dialetto. È il dialetto che parlo da sempre. La mia lingua madre. Non c’è altra lingua possibile di quella imparata da bambini. E non ci sono, in Italia, lingue teatrali potenti, coinvolgenti e poetiche come i dialetti. Tutti i dialetti, dal veneto al napoletano.
Al dialetto degli strassoni si contrappone l’italiano dei siori. La lingua italiana diventa così il segno distintivo di un mondo altro che ci appare qui, in una voluta semplificazione di ruoli, come il mondo dei cattivi in confronto a quello, seppure idealizzato, dei buoni, rappresentati dai barboni. E se il dialetto si sposa con melodie cantabili, l’italiano si esprime su un ritmo rap, come a dire: sono i poveri a cantare, ai ricchi è precluso il mondo del canto, dell’emozione, della poesia.
Alessandro Anderloni

I biglietti (da 17 a 9 euro) sono acquistabili presso la Fondazione Teatro Civico di Schio dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30; oppure online collegandosi al sito www.vivaticket.it. Saranno inoltre messi in vendita due giorni prima di ogni spettacolo e il giorno stesso dello recita dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30. I biglietti ancora disponibili si potranno infine acquistare al botteghino del Teatro Astra un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Per gli appassionati di teatro veneto è inoltre attiva la promozione “A NATALE REGALA TEATRO”: fino al 23 dicembre, a soli 24 euro per la platea e 18 euro per la galleria, è infatti possibile acquistare il mini-abbonamento agli spettacoli di Schio Teatro Veneto “Inverni lontani” (15 gennaio), “C’era una volta un’isola” (19 febbraio) e “Imprenditori – IVA compresa” (9 aprile).
A soli 12 euro (con posto numerato garantito) si può invece acquistare il mini-abbonamento agli spettacoli del cartellone di “Vieni a Teatro con mamma e papà” “Klinke” (16 gennaio), “Storia di un palloncino” (30 gennaio) e “I musicanti di Brema” (13 febbraio).


“SCHIO TEATRO VENETO” e “SCHIO GRANDE TEATRO” 2010-2011 sono promossi dalla Fondazione Teatro Civico in collaborazione con il Comune di Schio e il Circuito Teatrale Regionale Arteven, con il sostegno di: Gruppo Ceccato, Banca Alto Vicentino, Ipermela, Latterie Vicentine, Cantina Beato Bartolomeo di Breganze e il Giornale di Vicenza per la cultura.


Informazioni per il pubblico
Fondazione Teatro Civico Schio
(Palazzo Fogazzaro - via Fratelli Pasini 44)
Numero verde 800601171 - info@teatrocivicoschio.it
www.teatrocivicoschio.it

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