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Cinema e Teatro

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lunedì 25 novembre 2013

TEATRO CANTIERE FLORIDA | Monografie di scena: SCENA VERTICALE e SAVERIO LA RUINA: Dissonorata, La Borto e Italianesi | 28, 29 e 30 novembre 2013, ore 21





Scena Verticale presenta:

 

Giovedì 28 novembre, ore 21 | Dissonorata. Un delitto d'onore in Calabria

di e con Saverio La Ruina

musiche dal vivo Gianfranco De Franco

collaborazione alla regia Monica De Simone

luci Dario De Luca

organizzazione e distribuzione Settimio Pisano

 

Venerdì 29 novembre, ore 21 | La Borto

di e con Saverio La Ruina

musiche composte ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco

disegno luci Dario De Luca

organizzazione Settimio Pisano

con il sostegno di MIBAC | Regione Calabria

 

Sabato 30 novembre , ore 21 | Italianesi

di e con Saverio La Ruina

musiche originali eseguite dal vivo Roberto Cherillo

disegno luci Dario De Luca

direzione tecnica Gaetano Bonofiglio

organizzazione Settimio Pisano

con il sostegno di MIBAC | Regione Calabria

 

 



Scena Verticale e Saverio La Ruina aprono da giovedì 28 a sabato 30 novembre la prima delle tre "Monografie di Scena" in programma per la stagione 2013-2014 al Teatro Cantiere Florida. Con questa modalità si è infatti deciso di focalizzare lo sguardo sul lavoro teatrale di alcuni esponenti della scena contemporanea, portatori di un proprio discorso estetico e poetico come espressioni di un progetto organico.

 

In questo caso Scena Verticale che ha da poco festeggiato 21 anni di attività presenta la trilogia di titoli che meglio rappresenta la sua idea di teatro. Dissonorata. Un delitto d'onore in Calabria, lo spettacolo che apre giovedì 28 novembre alle ore 21 la monografia e per cui La Ruina ha ricevuto due premi UBU nel 2007 (come "Miglior attore italiano" e come "Miglior testo italiano") e del premio Hystrio alla Drammaturgia, è incentrato sulla storia emblematica di una donna calabrese ma offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Parlando del proprio villaggio, parla della condizione della donna nel villaggio globale. Nello spettacolo risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste una in particolare. La "piccola", tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di un'amara ironia.

 

Questa riflessione prosegue nel secondo titolo proposto, venerdì 29 novembre alle ore 21: La Borto, anch'esso vincitore del premio UBU nel 2010 come "Migliore testo italiano" e di nuovo del premio Hystrio per la Drammaturgia. È la storia di una donna in una società dominata dall'atteggiamento e dallo sguardo maschili: uno sguardo predatorio che si avvinghia, violenta e offende; un atteggiamento che provoca gli eventi ma fugge le responsabilità.

L'aborto ne è solo una delle tante conseguenze. Ma ne è la conseguenza più estrema all'interno di una società costruita da uomini con regole che non concedono appigli, e che ancora oggi nel suo profondo stenta a cambiare. Vittoria racconta il suo calvario in con toni ironici, realistici e visionari insieme. Non mancano momenti sarcastici e ironici come quando gli uomini geometri misurano il corpo femminile come se al posto degli occhi avessero il metro, né quelli commoventi legati alla decimazione del "coro" delle donne. Ma quando la protagonista chiude il cerchio col racconto del calvario della nipote, il sarcasmo e la commozione lasciano il posto a una profonda amarezza, mettendoci davanti alla dura e ambigua realtà dei nostri giorni.

 

La piccola maratona si conclude sabato 30 novembre alle ore 21 con Italianesi, a sua volta premio UBU 2012 per la migliore interpretazione, in cui La Ruina indaga ancora una volta attraverso un intenso monologo un dramma di segno completamente diverso, raccontando la vicenda dimenticata dei figli di militari italiani nati in Albania e cresciuti nei campi di prigionia, fra due patrie, senza vera identità nazionale. Esiste una tragedia inaudita, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi chilometri dalle nostre case. Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l'avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Con l'accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant'anni, dimenticati. Come il "nostro" che vi nasce nel 1951 e vive quarant'anni nel mito del padre e dell'Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Ispirato a storie vere.

 


Biglietti: 15/12 €

 

TEATRO CANTIERE FLORIDA

Via Pisana 111/R – 50143 Firenze

+39.055.7135357

www.teatroflorida.it

 

Orari della biglietteria

dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00 in orario continuato.

Nei giorni dello spettacolo il botteghino sarà aperto dalle ore 19.00 alle ore 21.00.

 

Prevendita e prenotazioni:

I biglietti inoltre sono acquistabili presso tutti i punti vendita del circuito Boxoffice e online su Boxol.

È possibile effettuare la prenotazione telefonica chiamando il numero 0557130664 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle ore 18.00 o scrivendo una mail a prenotazioni@teatroflorida.it specificando nominativo, titolo e data dello spettacolo, numero di posti richiesti e numero di telefono.



 

Seconda Visione | Sabato 30 novembre, ore 18

Confini e identità nel teatro e nell'arte contemporanea

 

Sabato 30 novembre alle ore 18, negli spazi della CCC Strozzina – Centro di Cultura Contemporanea di Palazzo Strozzi, si terrà il secondo appuntamento di Seconda Visione. In occasione della prima trance di "Monografie di scena" su Saverio La Ruina il Teatro Cantiere Florida, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi, propone un percorso - incontro all'interno della mostra "Territori Instabili" a cura di Walter Guadagnini e Franziska Nori (CCC Strozzina, 11 ottobre 2013  – 19 gennaio 2014).

Un evento speciale che si articola in un vero e proprio itinerario all'interno dell'esposizione, e in particolare intorno a opere strettamente legate a temi vicini e affini ai paradossi e alle fratture identitarie approfondite nel terzo e intenso monologo che conclude la monografia, Italianesi. Il percorso - incontro all'interno di "Territori Instabili", coordinato da Riccardo Lami (Project Coordinator del CCC Strozzina), si svilupperà quindi come un dialogo tra lo spettacolo e la mostra e prenderà avvio da un dibattito iniziale tra l'attore e autore Saverio La Ruina e il critico teatrale Massimo Marino.

Per questo evento saranno messi a disposizione 20 ingressi gratuiti alla mostra "Territori Instabili" per sabato 30 novembre. Per prenotarsi e aderire all'iniziativa, scrivere a prenotazioni@teatroflorida.it specificando nell'oggetto della email "Seconda Visione | 2". Ogni prenotazione è strettamente individuale. Il ritrovo per Seconda Visione | 2 è previsto per le ore 18.00 nel Cortile di Palazzo Strozzi.

Si ricorda che il biglietto alla mostra "Territori Instabili" è un abbonamento multi-entrata valido per 30 giorni e che l'ingresso alla mostra rimarrà aperto al pubblico durante il percorso - incontro di Seconda Visione.

Inoltre, chi si presenterà alla biglietteria del Teatro Cantiere Florida con il biglietto della mostra durante la tre giorni dedicata a Saverio La Ruina – Scena Verticale avrà diritto a un biglietto d'ingresso ridotto per Dissonorata, La Borto o Italianesi.

 


Saverio La Ruina si è diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna, prosegue la sua formazione con Jerzy Stuhr e lavora con Leo De Berardinis e Remondi e Caporossi.

Nel 1992 con Dario De Luca fonda a Castrovillari la compagnia Scena Verticale.

Nelle edizioni 1999 e 2000 della Biennale di Venezia è selezionato tra i giovani registi negli atelier di regia curati da Eimuntas Nekrosius. Dal 1999 è direttore artistico, con Dario De Luca, di "Primavera dei Teatri", festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea.

Nel 2001 vince, con Scena Verticale, il Premio Bartolucci per una realtà nuova e nel 2003 il Premio della Critica Teatrale assegnato dall'Associazione Nazionale dei Critici Teatrali.

Nel 2007 vince due Premi UBU come Migliore attore italiano e per il Migliore testo italiano con Dissonorata. Un delitto d'onore in Calabria, monologo di cui è autore, regista ed interprete.

Nel 2009 il festival Primavera dei Teatri vince il Premio UBU. Nel 2010, con La Borto, monologo di cui è autore, regista ed interprete, vince il Premio Hystrio per la Drammaturgia e il Premio UBU per il Migliore testo italiano oltre ad ottenere una nomination al Premio UBU come Migliore attore italiano. Nel 2012 vince il Premio UBU come Migliore attore italiano con Italianesi.



TEATRO CANTIERE FLORIDA

Via Pisana 111/r

Tel 055.7135357 - Fax 055.7131781

cantiere.florida@elsinor.net

www.teatroflorida.it





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