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Cinema e Teatro

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venerdì 28 dicembre 2018

Roma Fringe Festival 2019: dal 7 al 28 gennaio alla Pelanda. 36 prime nazionali da Italia, UK e Israele

ROMA FRINGE FESTIVAL 2019

promosso da 
Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e Azienda Speciale Palaexpo

Dal 7 al 28 gennaio 2019, 36 spettacoli inediti a Roma, provenienti da
Italia, Inghilterra e Israele.

Ospiti: Manuela Kustermann, Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Giorgio de Finis, Pasquale Pesce 

7 - 27 gennaio 2019, h. 20.00 - 23.30
Mattatoio - La Pelanda, Piazza Orazio Giustiniani, 4 (Testaccio)

28 gennaio 2019 Teatro Vascello, Via Giacinto Carini, 78


Dopo essersi affermato come festival teatrale estivo della capitale, il Roma Fringe Festival torna dal 7 al 27 gennaio 2019 - ospitato negli spazi del Mattatoio – La Pelanda - in un'inedita versione invernale che vedrà confermata la mission e la storica formula che l'aveva fatto apprezzare a un vasto pubblico.

Ad andare in scena saranno, per la prima volta, 36 spettacoli mai presentati al pubblico romano e, per la maggior parte, prime nazionali assolute, selezionati dalla commissione artistica guidata da Fabio Galadini: 36 spettacoli provenienti da Italia, Inghilterra e Israele, tra commedia dell'arte e tradizione italiana, comicità, noir, drammi, teatro civile e commedie, per raccontare un paese e una società dalle tante e complesse sfaccettature, offrendone uno spaccato non solo teatrale ma anche sociale, politico e storico.

Dopo San Lorenzo, a ospitare la settima edizione e prima versione invernale del Roma Fringe Festival sarà uno dei quartieri nevralgici della città, Testaccio, negli spazi del Mattatoio – La Pelanda: un luogo funzionale alle diverse drammaturgie che si presta con duttilità e agevolezza agli spettacoli in concorso, che offriranno al pubblico idee e spunti originali, intelligenti e indipendenti.

Pur confermando la sua mission di "lente di ingrandimento" della scena contemporanea italiana e non solo - per presentare al grande pubblico, critici e addetti ai lavori una vetrina di teatro indipendente unica nel suo genere, con 6 spettacoli differenti a sera alternati su 2 palchi - la settima edizione del Roma Fringe Festival si rinnova, proponendo solo ed esclusivamente spettacoli mai andati in scena a Roma, con una tassativa parola d'ordine: INDIPENDENZA.

"Indipendente è una parola chiave di questa edizione" spiega il direttore artistico Fabio Galadini "perché da questo concetto abbiamo creato, grazie all'adesione di 14 teatri in tutta Italia, a partire dal prestigioso Teatro Vascello di Roma, un circuito che abbiamo chiamato Zona Indipendente. Una rete di 14 teatri che ospiteranno nella stagione 2019/2020 lo spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019. Questo, insieme alla possibilità di partecipare a uno dei fringe mondiali, è un premio, che al di là di riconoscimenti o titoli rappresenta in concreto una seria opportunità per l'artista o la compagnia vincitrice di far conoscere il proprio lavoro".

Tra le tante novità c'è anche la giuria, composta da Manuela Kustermann, Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Giorgio de Finis e Pasquale Pesce. 

Oltre agli spettacoli, il Roma Fringe Festival 2019 conferma la sua visione inclusiva e in collaborazione con Il Seme Bianco – Controluna / Castelvecchi editore presenterà anche una vetrina sulla nuova editoria con una serie di presentazioni di libri e ospiti d'eccezione come Luca Zingaretti e molti altri.

Il Roma Fringe Festival si svolgerà presso il Mattatoio - La Pelanda a Roma  dal 7 al 27  gennaio 2019 e la finale è prevista il 28 gennaio al Teatro Vascello di Roma.  



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mercoledì 19 dicembre 2018

On Stage! festival: l'Onstage award a Leland Frankel (Teatro di Villa Torlonia, 25 gennaio)

 


 
OnStage!festival
L'America è di scena

ONSTAGE AWARD
Il Festival di cultura americana premia il californiano Leland Frankel per
The Girlfriend
In prima assoluta il 25 gennaio al Teatro di Villa Torlonia


All'interno della splendida cornice di Villa Torlonia arriva a Roma per la prima volta l'OnStage Award, il riconoscimento attribuito ad un drammaturgo professionista statunitense a cui viene offerta l'opportunità di essere conosciuto in Italia con la prima mondiale di una sua opera. Al fine di promuovere il Teatro contemporaneo americano all'estero, il vincitore, selezionato da una giuria di professionisti, esperti, critici ed artisti teatrali, viene premiato con la mise en espace del testo in traduzione italiana, curata dall'organizzazione di OnStage!festival.
Sarà proprio durante la rassegna di cultura americana che avrà luogo nella Capitale dal 21 al 27 gennaio 2019, che verrà consegnato il prestigioso premio. Il prescelto, per questa prima edizione, è un giovanissimo autore californiano, Leland Frankel, per "The Girlfriend". A selezionarlo, quasi all'unanimità, una giuria composta da: Pietro Bontempo (regista, attore, traduttore), Valentina De Simone (giornalista, critico teatrale, traduttore), Massimiliano Farau (regista), Alessia Giangiuliani (attrice), Michele Panella (Regista, traduttore e direttore artistico festival Tramedautore) e Laura Tesman (regista).
Il testo è costruito su tre venticinquenni, due ragazze ed un ragazzo, e ruota intorno al concetto di responsabilità personale raccontando un inquietante rapporto fra compagni di college, sfociato in una strage nella scuola. L'opera, nella traduzione di Daph Mereu – appositamente realizzata e di prossima pubblicazione per Mongolfiera Editore nella neonata collana dedicata a OnStage Award - sarà presentata in anteprima assoluta venerdì 25 gennaio presso il Teatro Torlonia. In tale ambito sarà conferito all'autore un riconoscimento consistente di una targa in bronzo firmata dallo scultore Marco Manzo. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Le motivazioni della giuria
Drammaturgia interessante per i continui cambi di vista, che mirano a sospendere e rimpallare il giudizio sulle parti in causa, per l'attualità della tematica e del suo sviluppo narrativo. Notevole la maturità stilistica della scrittura, sia per la sensibilità di indagine negli sviluppi emotivi delle protagoniste, sia per la dinamica di tensione e suspance. La storia si eleva e pone delle attualissime e profonde riflessioni sulle responsabilità, di tutti.  La struttura è ben congegnata, fluida, resa da un linguaggio tagliente, diretto, secco. Il nodo drammatico è costruito attorno a questioni non solo umanamente dense, ma anche rilevanti su un piano etico, e pone allo spettatore quesiti complessi senza facili risposte.


THE GIRLFRIEND 
di Leland Frankel
Traduzione Daph Mereu 

Sinossi

Olivia "Liv" Hughes era la ragazza più popolare di Grace Hills High; Sylvia Merwin una delle emarginate più denigrate. Poi Eddie Cleary portò la pistola a scuola e tutto cambiò.
Dieci anni dopo le strade di queste due donne si sono drasticamente allontanate: Sylvia vive una vita apparentemente perfetta in città, con un lavoro fantastico e un ragazzo amorevole, mentre Liv è una tossicodipendente in fase di recupero. Prendono accordi per incontrarsi in circostanze misteriose, e Liv rivela un fatto del loro passato comune dimenticato e scioccante – provando che forse Sylvia sapeva delle oscure intenzioni del suo fidanzato Eddie, e forse lo ha persino spinto a metterle in atto. Segue una brutale e sconvolgente resa dei conti, mentre Sylvia e Liv tentano di riconciliare la storia sanguinaria con le loro vite presenti. Innocenza, colpevolezza, onestà, inganno… quando un'azione malvagia viene compiuta, chi è veramente responsabile?

Biografie

Leland Frankel si è recentemente diplomato sia alla UCLA School of Theater, Film and Television (BA in Playwriting) sia all'American Repertory Theater Institute at Harvard University (MLA in Dramaturgy). Le sue opere teatrali sono state prodotte da Manhattan a Kealakekua (Hawaii), e Leland è stato candidato a premi nazionali e internazionali, inclusa la BBC International Radio Playwriting Competition. Più recentemente, il suo testo Woke ha debuttato al Playwrights Horizons insieme ad una nuova piéce di David Auburn. Leland è inoltre co-fondatore della Shinbone Theatre Company, a Los Angeles, lavora come scrittore creativo per Spatialand, un'azienda che si occupa di realtà virtuale, recentemente acquisita da Walmart.

Daph Mereu è Traduttrice, interprete, attrice. Dopo una laurea in Business Administration, Daph lavora come interprete e quindi si specializza in traduzione e sottotitolazione per il cinema (inglese-italiano e viceversa). Tiene regolarmente corsi privati come coach in lingua inglese per attori. Parallelamente si forma come attrice passando dall'Accademia dell'Orologio di Roma all'ambito internazionale con la New York Film Accademy di New York, e vari altri workshop a Londra. Appare in varie web series e numerose produzioni cinematografiche internazionali, diretta, fra l'altro da G. Tornatore (La corrispondenza), F. Mereilles (The Pope). E' inoltre regolarmente in teatro, interpretando ruoli in opere di drammaturgia contemporanea e in diversi classici, diretta, fra gli altri, da R. Cavallo, M. Moretti, M. Melloni.
  


OnStage!festival
21-27 gennaio 2019
Ingresso agli spettacoli: € 15 intero, € 12 ridotto, € 10 convenzioni
Abbonamento libero a 6 ingressi a 80 Euro
Ingresso libero a letture, mise en espace e incontri




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lunedì 17 dicembre 2018

Lillo&Greg in GAGMEN, i fantastici sketch al Teatro Olimpico dal 18 dicembre


LSD EDIZIONI SRL presenta al teatro Olimpico

LILLO&GREG
in
GAGMEN
I fantastici sketch

Scritto da Claudio Greg Gregori e Pasquale Lillo Petrolo 

Regia Lillo&Greg

Coregia Claudio Piccolotto

Con 
Lillo&Greg
Vania Della Bidia 
Attilio Di Giovanni
Marco Fiorini 

Scene Andrea Simonetti

Costumi Nop


Dopo il grande successo de L’uomo che non capiva troppo, tornano al Teatro Olimpico gli spumeggianti Lillo&Greg con un nuovo e sfavillante “varietà” da loro scritto e diretto.

Gagmen ripropone ulteriori cavalli di battaglia della famosa coppia comica tratti, questa volta, non soltanto dal loro repertorio teatrale ma anche da quello televisivo e radiofonico come “Che, l’hai visto?” (rubrica cult del famigerato programma radiofonico 610 condotto dai due) e “Normal Man” che vede Lillo&Greg nei panni di due super eroi particolari!

L'umorismo colto e sagace della storica coppia comica torna sul palco, più forte che mai, con pillole esilaranti di risate concentrate.

Gagmen, fantastici sketch.
Il titolo parla chiaro: la forma più basica e diretta della comicità di Lillo&Greg, gli sketch, essenza più pura del divertimento, depurati da qualsiasi orpello narrativo.

Una lettura della realtà colta e intramontabile che non teme confronti stilistici o temporali grazie al suo stretto legame con le attitudini umane più viscerali e per questo immutabili e sempre attuali.

In scena per tutto il periodo delle Feste Natalizie compreso il Capodanno.

SPECIALE 31 DICEMBRE
La serata di Capodanno prevede un super programma con tante sorprese.
Gli ospiti saranno accolti alle ore 19:45 da un aperitivo di benvenuto a buffet
Ore 20,45 ha inizio lo spettacolo GAGMEN
Ore 22,45 cena a buffet.

Alle ore 23.45 gli ospiti rientreranno in sala e brinderanno insieme a Lillo & Greg e la Compagnia per l’arrivo dell’anno nuovo

E per finire… tanta musica e divertimento con il concerto di Latte e i suoi Derivati!


Teatro OLIMPICO
Piazza Gentile da Fabriano, 17

Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17,
24 e 25 dicembre e 1 gennaio 2019 riposo, 5 e 7 gennaio ore 17 e 21

Prezzi da 46 a 24 euro

sabato 15 dicembre 2018

Al SALA UMBERTO CINQUE DONNE DEL SUD 17 e 18 dicembre

Officine del Teatro Italiano e Trebisonda Produzioni
presentano
BEATRICE FAZI
CINQUE DONNE DEL SUD
costumi Fabrizia Migliarotti     light designer Giuseppe Filipponio
dance concept Natasha Buono    aiuto regia Teresa Calabrese
visual Massimiliano Papaleo     organizzazione e distribuzione Eleonora Tripodi
datore luci Carim Di Castro
consulenza linguistica: Grazia Serra, Grazia Giardiello, Maria Vitagliano
scritto e diretto da FRANCESCA ZANNI


17 e 18 dicembre 2018 ore 21

Un monologo che non è proprio un monologo, ma uno spettacolo per una voce sola e cinque personaggi.
Beatrice Fazi, con la versatilità che la contraddistingue, si immedesima in cinque donne, cinque caratteri, cinque generazioni.
Il testo di Francesca Zanni, con un tono sempre in bilico tra il brillante e la commozione e uno sguardo fortemente ironico su chi siamo stati e chi diventeremo, ci racconta di come è cambiata la nostra vita: la coppia, il rapporto tra madri e figli, l'emancipazione femminile. Ma anche di come, nonostante tutti i progressi fatti, quando si parla di sentimenti, siamo sempre alle prime armi.
Dal 1887 al 2018, queste cinque donne ci portano per mano attraverso i grandi cambiamenti epocali, le abitudini e le superstizioni, le leggende e il folclore, viaggiando dal Sud Italia al Nuovo Mondo, attraversando grandi rivoluzioni, delusioni e speranze, passando dalla vita contadina a quella iperconnessa, avanzando verso un futuro che cambia e che le cambia.       
E cambia anche la lingua che parlano, in un'evoluzione che attraversa generazioni e continenti: dal profondo Sud che usciva appena dal brigantaggio all'America degli emigranti e poi di Woodstock; dai primi movimenti di emancipazione della donna al vuoto di valori degli anni '90 del novecento; dalla donna evoluta, indipendente e di successo che ha tre mariti e non ne indovina nessuno, fino alla ragazzina che ha già le idee chiare e quando rimane incinta decide di fare famiglia nonostante vada ancora al liceo.
La mamma meridionale, la ribelle femminista, la figlia dei fiori naif, la manager e l'adolescente nativa digitale: ognuna di queste donne ci fa conoscere un pezzo di storia, la sua personale ma anche quella del nostro Paese. Le loro conquiste le abbiamo vissute, le loro paure sono le nostre, la loro forza ci appartiene.
A fare da corollario al racconto, una scena fatta di proiezioni, attraverso cui lo scorrere del tempo sarà sempre tangibile, ricordandoci volti e fatti che fanno parte della memoria storica di tutti noi. Anche la colonna sonora attraversa tutto il secolo, dalla musica popolare di fine '800 al rap. 
La scelta della scenografia è volutamente semplice a valorizzare testo e attrice. Unico elemento scenografico infatti è un baule, da cui escono abiti e oggetti che creano di volta in volta l'epoca in cui le cinque donne si muovono.
Queste cinque donne non si capiscono, ma in fondo si assomigliano. E scopriranno infine che il luogo da cui scappare diventa quello in cui tornare, perché le nostre radici sono importanti, anche quando vogliamo dimenticarle.

TEATRO SALA UMBERTO 17 e 18 dicembre ore 21
Prezzi da 23 a 15 euro


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giovedì 13 dicembre 2018

On Stage! festival: le letture (24 e 26 gennaio 2019)

 


 
OnStage!festival
L'America è di scena

LE LETTURE


Il programma di OnStage!festival, prima edizione della rassegna dedicata alla cultura americana in programma a Roma dal 21 al 27 gennaio, è stato costruito per dare esempi eterogenei di ciò che viene prodotto dal teatro indipendente americano, sia in termini di spettacoli che in riferimento a progetti per lo sviluppo della nuova drammaturgia. Ed è così che, nell'ambito del festival, è stata creata una sezione dedicata alle LETTURE, che mira a far conoscere progetti nati per sostenere e spiegare la specifica scrittura teatrale, presentando in forma di reading (in traduzione) alcuni dei testi, ancora inediti in Italia, che grazie ad essi si stanno diffondendo.

Si inizia giovedi 24 gennaio alle 17:00 presso l'Off Off Theatre con When January Feels Like Summer di Cori Thomas, presentato in forma di lettura con la regia di Marco Cavalcoli. L'opera è stata selezionata dall'American Playwrights Project, progetto nato come ponte fra Italia e Usa, con dichiarata vocazione internazionale, mirato alla diffusione della drammaturgia contemporanea statunitense a cura di Valeria Orani e Frank Hentschker, prodotto da 369gradi in collaborazione con Umanism NYC, Martin E. Segal Theatre Center – Graduate Center CUNY e The American University of Rome. APP è l'evoluzione del progetto speculare Italian Playwrights Project (IPP, 2015/16) ed ha come scopo la traduzione e diffusione a mezzo stampa di testi selezionati da una apposita commissione. Per la prima edizione 2017/2019 dell'American Playwrights Project sono stati selezionati tre testi, attualmente in fase di pubblicazione nella traduzione italiana: oltre a When January Feels Like Summer, ci sono The Great God Pan di Amy Herzog e Miss 744890 di Mariana Carreño King. 

IL TESTO
When January Feels Like Summer presenta un interessante melting pot culturale nel caldo anomalo di un inverno a Central Harlem. Il racconto segue il percorso di collisione tra cinque vite, mentre i personaggi imparano non tanto a fronteggiare i propri ostacoli; piuttosto, scoprono il modo per trascenderli. 

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Dalle edizioni 2017 e 2018 del Cherry Lane Mentor Project, progetto di sostegno alla nuova drammaturgia statunitense creato dallo storico Cherry Lane Theatre di New York con oltre 20 anni di vita e vincitore di un Obie Award, sono stati selezionati invece due testi che hanno già avuto una vita produttiva negli Stati Uniti: The Siblings Play (Fratelli) di Ren Dara Santiago, e  A Patron Of The Arts (Il mecenate) di Kate Cortesi.
Coerentemente con la filosofia di formazione di nuove professionalità del progetto statunitense, le due opere sono state tradotte in collaborazione con il Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell'Università di Roma Tre nell'ambito del progetto per la didattica innovativa "La traduzione per il teatro". 
In collaborazione con DAMS Roma Tre e la Scuola di Recitazione Teatro Azione, i testi saranno presentati presso la Sala Squarzina del Teatro Argentina sabato 26 gennaio alle ore 17:00, in versione lettura (di alcuni estratti) e il 24 e 25 maggio 2019, in forma di messa in scena, presso il Teatro Palladium.

I TESTI
The Siblings Play racconta con sorprendente poesia di tre fratelli alle prese con la sopravvivenza. Questi ragazzi sono cresciuti nella Harlem di New York, in una solitudine che li ha uniti, perseguitati da persone che se ne sono andate senza essere morte.
A Patron of the Arts delinea il curioso rapporto fra un artista in crisi e un insolito mecenate. Un piccolo spacciatore con una visione imprenditoriale tenta di riscattare il valore dell'arte e di infondere nuova linfa creativa.


OnStage!festival
21-27 gennaio 2019
Ingresso agli spettacoli: € 15 intero, € 12 ridotto, € 10 convenzioni
Abbonamento libero a 6 ingressi a 80 Euro
Ingresso libero a letture, mise en espace e incontri


Prenotazioni e prevendita: Off-Off Theatre, biglietteria Via Giulia, 20 – Tel. +39.06.89239515




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martedì 4 dicembre 2018

Il Presidente Sergio Mattarella a Rimini per il Simon Boccanegra di Gergiev


Cartella stampa
Teatro Amintore Galli Rimini
Lunedì 10 e martedì 11 dicembre 2018

Il Presidente Sergio Mattarella a Rimini
per il Simon Boccanegra di Gergiev
Terzo evento inaugurale al Teatro Galli
con orchestra e coro del Teatro Mariinskij

Vladislav Sulimsky, Tatiana Serjan, Mikhail Petrenko nel cast
Il Presidente Sergio Mattarella visita per la prima volta il Teatro
Ci sarà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lunedì 10 e martedì 11 dicembre 2018 (ore 20), al Teatro Galli di Rimini per il terzo dei grandi appuntamenti che segnano la riapertura dello storico teatro cittadino: in scena per due rappresentazioni Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi con l'Orchestra e il Coro de Teatro Mariinskij diretti da Valery Gergiev, nell'allestimento del 2014 firmato da Andrea De Rosa, coproduzione Teatro La Fenice di Venezia e Teatro Carlo Felice di Genova. Nella parte di Simone cantano Vladislav Sulimsky (10) e Roman Burdenko (11); in quella di Amelia Tatiana Serjan (10) e Irina Churilova (11); in quella di Fiesco ci sono Mikhail Petrenko (10) e Stanislav Trofimov (11) mentre Otar Jorjikia (10) e Najmiddin Mavlyanov (11) interpretano la parte di Gabriele Adorno.
Dopo la Cenerentola con Cecilia Bartoli, lunedì 3 e martedì 4 dicembre alle ore 21, è attesa al Galli anche l'etoile Svetlana Zakharova, con il virtuoso del violino Vadim Repin, insieme ai tre primi ballerini del Teatro Bol'šoj, Mikhail Lobukhin, Denis Zakharov e Jacopo Tissi, quest'ultimo primo danzatore italiano ad essere ammesso tra i solisti della prestigiosa e storica compagnia di balletto. Vadim Repin dirige l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Teatro Amintore Galli Rimini
Lunedì 10 e martedì 11 dicembre 2018, ore 20

 
SIMON BOCCANEGRA
Melodramma in un prologo e tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave e Arrigo Boito
Musica di GIUSEPPE VERDI
 
Direttore Valery Gergiev
Regia Andrea De Rosa
Costumi Alessandro Lai
Luci e video Pasquale Mari
 
Personaggi e interpreti principali
Simon Boccanegra
Vladislav Sulimsky (10), Roman Burdenko (11)
Amelia                                 
Tatiana Serjan (10), Irina Churilova (11)
Jacopo Fiesco
Mikhail Petrenko (10), Stanislav Trofimov (11)
Gabriele Adorno
Otar Jorjikia (10), Najmiddin Mavlyanov (11)
Paolo Albiani
Roman Burdenko (10), Efim Zavalny (11)
 
Coro e Orchestra del Teatro Mariinskij
 
Prezzi: da 100 a 15 euro


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sabato 1 dicembre 2018

Games of Thrones sbarca a Milano, al Gate arriva l'Hodor della serie Kristian Nairn

Games of Thrones sbarca a Milano, al Gate arriva l'Hodor della serie Kristian Nairn

 

Sarà l'attore Kristian Nairn, il celebre Hodor della popolare serie televisiva Games of Thrones, protagonista della serata in programma sabato 8 dicembre al Gate di via Valtellina.

Una scenografia imponente e curata nei minimi dettagli, proietterà il pubblico nell'atmosfera fantasy della celebre serie tv tra 30 ballerini, nani, saltimbanchi e un drago sputafumo a dimensioni reali. Tra coreografie, luci e suoni, l'attore hollywodiano si esibirà in consolle con un DJ a sorpresa.

La serata vede anche la partecipazione del misterioso duo italiano EDM Pelussje, celebri per le loro performance mascherate che hanno conquistato anche il guru della consolle mondiale Skrillex, tanto da convincerlo a farli entrare nella sua label. James Nayler e Chiara Benelli, questi in nomi dei due DJ e producer, si esibiranno in un set tra electro, breakbeat e dubstep.

Sempre nella Kings's Landing Hall anche la crew resident del Base, composta da Redan, Lil Mystic & Wifi Suicide. Il trio di DJ specializzati in selezioni electro, hanno preparato per la serata un programma speciale. Una serie di remix sperimentali della colonna sonora di Games of Thrones, musiche e temi dalla atmosfere epiche saranno passati dai mixer e dai sequencer dei tre musicisti, che scuoteranno la dancehall con i suoi dell'electro più avanguardistica partendo dalle arie fantastiche della serie.

Per finire, nella Winterfell Hall, DJ set techno e tech-housea cura dei milanesi Margherita D'Aguì e Dustin Phil. Resident nei club più esclusivi come l'Amnesia e il Void, si esibiscono abitualmente nei party internazionali più esclusivi tenendo alta la bandiera della nuova scuola.

 

Sabato 8 dicembre

dalle 22:30 alle 05:00

Gate Milano

Via Valtellina, 21 - Milano

Ingresso Euro 40

Infoline 3405640389

Al Salone Margherita Gregory’s Jazz Club presenta Gregory’s Jazz Night Dinner & Concert, tutti i martedì dal 27 novembre

TUTTI I MARTEDI' DAL 27 NOVEMBRE 2018

GREGORY'S JAZZ CLUB

presenta

GREGORY'S JAZZ NIGHT  

DINNER & CONCERT


Il Gregory's Jazz Club e il Salone Margherita inaugurano per la stagione 2018/2019 una nuova iniziativa: dal 27 novembre 2018 il martedì alle 21.00 la Gregory's Jazz Night porterà al Salone Margherita ogni settimana una band diversa con ospiti tra i principali esponenti della scena jazz internazionale e alcuni tra i musicisti italiani di maggior talento
I due storici locali a pochi passi l'uno dall'altro, da anni sono protagonisti dell'intrattenimento di qualità a Roma, e oggi si uniscono per offrire ai cittadini e ai turisti un'esperienza che guarda al passato glorioso del jazz nei teatri, per riproporlo oggi in chiave moderna e con spirito rinnovato in una delle sale più affascinanti della città. 
Un concerto diverso ogni martedì in linea con la filosofia del Gregory's Jazz Club: un continuo omaggio – mai un'imitazione o il tentativo di fare il verso a… – alla grande tradizione del jazz e ai suoi generi, dallo swing all'hardbop
Un appuntamento fisso per apprezzare appieno lo spirito del jazz nella suggestiva cornice del Salone Margherita.
27 Novembre 2018
JESSE DAVIS QUARTET
Martedì 27 novembre 2018 si apre la stagione della Gregory's Jazz Night con una delle figure più importanti del jazz statunitense e uno dei musicisti più richiesti a livello internazionale: Jesse Davis
 L'altosassofonista nato a New Orleans e il suo sound autentico unito a uno stile "parkeriano", guiderà un quartetto che vede nella sezione ritmica tre artisti cresciuti a Roma e che nell'arco di pochi anni hanno conquistato riconoscibilità e prestigio a livello nazionale ed europeo: Pietro Lussu al pianoforte, Vincenzo Florio a contrabbasso e Marco Valeri alla batteria.
Jesse Davis dopo grandi esperienze con leggende del jazz come Lionel Hampton, Chico Hamilton, Illinois Jacquet e Kenny Barron, ha registrato e suonato dal vivo assieme a Wynton Marsalis, Jack McDuff, Hank Jones, Chico Hamilton, Bobby Durham, Joey De Francesco, Wallace Roney, Jeremy Pelt e altri protagonisti del jazz mondiale. 
Ugualmente influenzato da Charlie Parker, Cannonball Adderley e Sonny Stitt, Davis contribuisce con una tecnica impeccabile e un sentimento naturale per il blues a creare delle atmosfere dense e persistenti in tutti suoi concerti. La sua musica è stata descritta come neo-bop ma, come dice lui "tutto ciò che voglio è suonare musica meravigliosa". E lo fa, Con passione.
4 Dicembre 2018
DANNY GRISSETT TRIO
Danny Grissett – Pianoforte     
Vincenzo Florio – Contrabbasso     
Marco Valeri – Batteria
Pianista e compositore nato a Los Angeles Danny Grissett ha studiato al Monk Institute e ha avuto come insegnanti Herbie Hancock che lo ha influenzato nello stile. Tra le collaborazioni eccellenti di Grissett citiamo quella con Freddie Hubbard, Benny Golson, The Mingus Big Band, Marcus Strickland, Steve Nelson e Louis Hayes. 
La sua musica trae ispirazione dall'hard-bop degli anni sessanta e ne evolve i concetti attraverso l'influenza e il confronto con le tendenze più attuali del jazz. 
Nelle armonizzazioni dei suoi brani si ravvisano sia spunti tonali che visioni modali, evitando accuratamente ogni radicalismo di stampo free. Le sue composizioni originali, molto personali, mettono in evidenza la sua capacità narrativa.
11 Dicembre 2018
STEVE NELSON MEETS BYRON LANDHAM
feat. Aldo Zunino e Massimo Faraò

Martedì 11 dicembre 2018 la Gregory's Jazz Night porta al Salone Margherita un quartetto "all stars" nato dall'incontro tra due protagonisti della scena jazz statunitense e due dei musicisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale: il vibrafonista Steve Nelson e il batterista Byron Landham salgono sul palco con il pianista Massimo Faraò e il contrabbassista Aldo Zunino. 
I quattro di stasera hanno avuto modo di incontrarsi variamente di e collaborare già in passato in diverse formazioni, nei club più prestigiosi e nei maggiori festival jazz a livello internazionale. 
Quella di stasera è un'occasione per apprezzare la musica di chi ha attraversato, sempre ai massimi livelli, gli anni della transizione della storia del jazz mantenendo ben salde le radici nella grande tradizione della prima metà del '900 innestandole nelle istanze artistiche che hanno dato vita alle correnti musicali emerse dopo la fine degli anni '60.
18 Dicembre 2018 
JEROME SABBAGH QUINTET
feat. Ferdinando Romano & Simona Premazzi
Jerome Sabbagh – Sax       
Simona Premazzi – Pianoforte    
Tommaso Iacoviello – Tromba
Ferdinando Romano – Contrabbasso     
Giovanni Paolo Liguori – Batteria
Martedì 18 dicembre al Salone Margherita una formazione dal sapore e dal sound internazionale. Il sassofonista Jerome Sabbagh ("Mr. Sabbagh played with untroubled self-assurance, and his songs had a sleek and sturdy appeal. […] What he is working toward, simply and effectively, is a sincerely personal vocabulary." – Nate Chinen/ New York Timesriunisce intorno al suo jazz quattro musicisti italiani che hanno costruito le loro carriere soprattutto all'estero e in contesti internazionali: la compositrice e pianista Simona Premazzi ("Simona Premazzi is one of the more exciting and poignant pianists on the current NewYork scene" – Gary Heimbauer/Jazz Inside magazine), il trombettista Tommaso Iacoviello, il contrabbassista Ferdinando Romano e il batterista Giovanni Paolo Liguori. 

Jerome Sabbagh nato a Parigi ma cresciuto artisticamente a New York ha dimostrato fin da giovanissimo un talento fuori dal comune, apprezzato al primo ascolto da personaggi del calibro di Paul Motian, Victor Lewis, Danny Grissett e Gregory Hutchinson, e una dedizione agli standard che fanno di lui uno dei più creativi ed innovativi musicisti nella scena jazz internazionale oggi.
1° Gennaio 2019
RED PELLINI ORCHESTRA
Red Pellini – Sax tenore / Arrangiamenti
Michael Supnick – Tromba / Voce
Pino Clementi – Sax alto     
Torquato Sdrucia – Sax tenore e soprano
Alessio Magliari – Pianoforte     
Giancarlo Colangelo – Sax basso      
Luca Ingletti – Batteria

"A qualcuno piace caldo". Forse basterebbe questo per parlare del jazz di Fabiano Pellini che non è solo un eccellente musicista, arrangiatore e compositore, ma soprattutto un grande cultore del jazz tradizionale. 
Dotato di una notevole impronta swing fa di ogni suo concerto un'occasione per apprezzare lo spirito degli anni della Jazz Era. Pellini attraversa infatti il periodo che va dagli anni 20 agli anni 40 con una familiarità che gli deriva dallo studio e dalla grande cultura jazzistica – è uno dei massimi esperti di Bix Beiderbecke – e soprattutto dalla capacità di suonare per trasmettere al pubblico il carattere di una musica che fa del coinvolgimento e dell'energia la sua cifra stilistica principale. 

Il repertorio oltre all'immancabile China Boy, è quello del Dixieland e New Orleans style, e quello del jazz che si ballava grazie alle orchestre di Glen Miller, Benny Goodman, Paul Whiteman ecc…
Come in ogni jazz club che si rispetti sarà possibile gustare, prima o durante il concerto, una cena servita nei prestigiosi ed intimi palchi privati al piano superiore. Nelle sale del piano terra un gustoso buffet accompagnerà la sfiziosa proposta mixology del nuovo cocktail bar del Salone Margherita.
PREZZI BIGLIETTI – TICKETS
(I prezzi sono comprensivi di prevendita)
Palco con cena 

INTERO – 65,00€

(palco 40€+ cena 25€  La cena è obbligatoria)
I biglietti "Palco con cena" includono accesso privato e cena servita in uno dei prestigiosi  12 palchi al piano superiore affacciati sul palcoscenico
Balconata con cena
INTERO – 55,00€
(galleria 30€+ cena 25€ La cena è obbligatoria)
I biglietti "Balconata con cena" includono una cena servita nelle eleganti sale liberty laterali al piano superiore con posto riservato in balconata centrale per vedere lo show. Inizio cena h 19.30.
Platea Posto Unico
INTERO – 25,00€
Buffet 9€
(I biglietti di platea non includono alcuna consumazione)
H 19.30 BUFFET & DINNER  
H 21.00 CONCERT

Eccezionalmente!!!

IL CONCERTO DEL 1° GENNAIO SARA' ALLE 22.00. BUFFET E CENE ALLE 20.30

venerdì 30 novembre 2018

Roma Tre Palladium: il 3 dicembre Luciano Violante e Marta Cartabia su Giustizia e Mito. In scena: Roberto Latini e Manuela Mandracchia


      

GIUSTIZIA E MITO

un dialogo con
Marta Cartabia e Luciano Violante

in scena
Manuela Mandracchia e Roberto Latini

musiche e sonorizzazione dal vivo Gianluca Misiti

conduce Antonio Audino

a cura di Valentina Venturini

lunedì 3 dicembre 2018 ore 21

ingresso gratuito fino a esaurimento posti

 

Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8
ROMA


Un dialogo che intreccia diritto e teatro, con i suoi più illustri protagonisti, in scena lunedì 3 dicembre alle ore 21 al Teatro Palladium di Roma. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Edipo re, Antigone: tragedie immortali che continuano a parlare alla nostra società e alla nostra cultura con parole antiche capaci di sollevare conflitti straordinariamente attuali. Cos'è, e cosa può essere, oggi, la Legge? Cosa il Diritto? Cosa l'Etica? Cosa il dolore? Cosa la sofferenza? Cosa la Colpa? Ripercorrere queste opere con le lenti del diritto apre scenari diversi e porta in luce temi e protagonisti altri. Osservati da questa prospettiva in Edipo re e in Antigone scopriamo fronteggiarsi non due ma tre personaggi, Edipo, Antigone e Creonte, ognuno espressione e portatore di una diversa idea del Diritto, della Giustizia, della Morale, dell'Etica. La tendenza dell'epoca moderna, come sottolineava Paul Ricoeur, è quella di considerare giusto ciò che è conforme alla legge. Le traiettorie attraversate da Antigone, Edipo e da Creonte ci mostrano versioni sorprendentemente diverse (e altrettanto valide) di questo assunto.

L'intento di questo dialogo, che intreccia diritto e teatro, è quello di indagare questa prospettiva a partire dal libro Giustizia e mito di Marta Cartabia e Luciano Violante, e dalle letture sceniche di due tra i maggiori attori del nostro teatro italiano: Manuela Mandracchia e Roberto Latini. In scena gli autori, gli attori al leggio; a condurre il dialogo Antonio Audino; a contrappuntarlo le musiche e le sonorizzazioni dal vivo di Gianluca Misiti.

"Con questa iniziativa il Palladium dà dimostrazione della sua natura di spazio aperto alla sperimentazione teatrale e alla didattica. "Giustizia e mito" è un formidabile ibrido: allo stesso tempo spettacolo teatrale, reading letterario e una grande lezione di diritto" ha dichiarato il Magnifico Rettore dell'Università Roma Tre, prof. Luca Pietromarchi.

***

Marta Cartabia, attualmente Vicepresidente della Corte costituzionale, ha insegnato Diritto costituzionale nell'Università Milano-Bicocca. Con il Mulino ha pubblicato L'Italia in Europa (con J.H.H. Weiler, 2000) e curato I diritti in azione (2007), La sostenibilità della democrazia nel XXI secolo (con A. Simoncini, 2010) e Dieci casi sui diritti in Europa (2011).

Luciano Violante, già professore di Diritto e Procedura penale, magistrato e parlamentare, Presidente della Camera dei deputati dal 1996 al 2001, attualmente presidente di Italiadecide, associazione per la qualità delle politiche pubbliche. Fra i suoi libri Politica e menzogna (2013), Il dovere di avere doveri (2014) e Democrazia senza memoria (2017), tutti pubblicati da Einaudi.

Manuela Mandracchia, attrice di teatro, cinema e radio; ha lavorato, tra gli altri, con Luca Ronconi, Massimo Castri e Mauro Avogadro. Nel 2007 ha vinto il Premio ETI con lo spettacolo Roma ore 11, tratto da un'inchiesta di Elio Petri. Tra le sue interpretazioni cinematografiche Habemus papam (2011) di Nanni Moretti, Quando la notte (2011) di Cristina Comencini, Il nome del figlio (2015) di Francesca Archibugi; Fai bei sogni (2016) di Marco Bellocchio. È attualmente in scena con Sindrome italiana di Lucia Calamaro.

Roberto Latini, attore, autore e regista, si è formato a Roma presso "Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale" diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Tra gli altri, ha ricevuto il Premio Sipario (2011), il Premio Ubu (2014) come "miglior attore", il Premio della Critica (2015) e, per lo spettacolo Cantico dei Cantici, ancora il Premio Ubu (2017) come "miglior attore e performer". Direttore del Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012, è il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro.

Gianluca Misiti, musicista e compositore, lavora per il cinema e per il teatro. Ha ricevuto il premio speciale Telesio D'Argento al Festival "La Primavera del Cinema Italiano" per la colonna sonora del film di E. Leo Noi e la Giulia (2015); il Premio Ubu 2015 nella categoria "miglior progetto sonoro o musiche originali" e di nuovo il Premio Ubu 2017 nella stessa categoria per lo spettacolo Cantico dei Cantici di Roberto Latini. Tra le sue composizioni recenti le musiche dell'ultimo spettacolo di Declan Donnellan La tragedia del vendicatore (produzione Piccolo Teatro di Milano, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione).


INFO

Teatro Palladium
piazza Bartolomeo Romano, 8 – Roma
Tel: 06 5733 2772




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