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venerdì 3 aprile 2015

Al teatro Paisiello di Lecce lo spettacolo "Martha la memoria del sangue"

Martedì 7 aprile, alle 21.30, al teatro Paisiello di Lecce, andrà in scena "Marta, la memoria del sangue".
Si tratta di una rappresentazione teatrale, scritta da Riccardo Italiano e Sara Gaia Chiara Tagliagambe e con la partecipazione di Valentina Pescetto e Caterina Campo.

"Martha Graham -  spiega il regista Riccardo Italiano - la grande danzatrice e coreografa americana si racconta in uno spettacolo emozionante. La vediamo nascere, vivere e soprattutto danzare. E infine morire. Non si piegò mai, Martha, ne venne meno al suo spirito. Spirito con il quale dialogava costantemente, ed ecco, quindi, apparire la sua anima in scena, che la guida, la ascolta, la accompagna nel percorso della sua vita. Spese tutta la sua esistenza alla costante ricerca della verità scenica. Rivoluzionò il modo di danzare. Fu la madre della danza contemporanea. Una figura straordinaria, che ancora oggi, a più di vent'anni dalla sua morte, è in grado di emozionare e commuovere".

Lo spettacolo gode del patrocinio del Comune di Lecce


RICCARDO ITALIANO presenta
MARTHA
LA MEMORIA DEL SANGUE
Uno spettacolo di Riccardo Italiano
Scritto da Riccardo Italiano e Sara Gaia Chiara Tagliagambe
Con Valentina Pescetto e Caterina Campo
Regia RICCARDO ITALIANO



LO SPETTACOLO
Titolo originale: MARTHA LA MEMORIA DEL SANGUE
Durata: 55 MINUTI
Scritto da: RICCARDO ITALIANO e SARA GAIA CHIARA TAGLIAGAMBE
Con: VALENTINA PESCETTO e CATERINA CAMPO
Siae: TESTO NON TUTELATO, MUSICHE DI SCENA TUTELATE
Disegno luci, scene e costumi: RICCARDO ITALIANO
Coreografie: RICCARDO ITALIANO
Regia: RICCARDO ITALIANO
MUSICHE DI SCENA
Traccia 1 – ALANIS MORISETTE – NOT AS WE
Traccia 2 – BIRD YORK – IN THE DEEP
Traccia 3 – MICHAEL GIACCHINO – LAX
Traccia 4 – MICHAEL GIACCHINO – OCEANIC SIX
Traccia 5 - JOE PURDY – RAINY DAY LAMENT
Traccia 6 – MICHAEL GIACCHINO – LIFE DEATH
Traccia 7 – MASSIVE ATTACK – TEARDROP
Traccia 8 – MICHAEL GIACCHINO – RICHARD'S THEME
Traccia 9 – BEN HARPER – WAITING ON AN ANGEL
Traccia 10 – MAGNA CANTA – CLOSE TO HEAVEN
SCHEDA TECNICA
Scene: 1 telo trasparente
Luci: 16 pc 1000 KW e relativi dimmer / 1 mixer luci
Audio: 2 casse audio / 1 mixer audio
Spazio scenico minimo: 4 metri di larghezza / 4 metri di profondità
Sipario: Non indispensabile
Lo spettacolo è perfettamente adattabile a qualsiasi spazio scenico
NOTE DI REGIA
Martha Graham. La grande danzatrice e coreografa americana si racconta in uno spettacolo emozionante. La vediamo nascere, vivere e soprattutto danzare. E infine morire. Non si piegò mai, Martha, ne venne meno al suo spirito. Spirito con il quale dialogava costantemente, ed ecco, quindi, apparire la sua anima in scena, che la guida, la ascolta, le parla, soffre e gioisce con lei, la accompagna nel percorso della vita. Rivoluzionò il modo stesso di concepire la danza, fu la madre della danza contemporanea, spese tutta la propria esistenza alla costante ricerca della verità scenica. Fu una donna straordinaria, che ancora oggi, a più di vent'anni dalla morte, è in grado di emozionare e commuovere.
Riccardo Italiano
PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO DEL MAESTRO ALDO MASELLA, DIRETTORE DEL CENTRO STUDI COREOGRAFICI TEATRO CARCANO DI MILANO
Martha Graham può essere considerata, unitamente ad Agnes de Mille, la genesi della danza moderna. Nell'attività artistica, ciò che balza più evidente, al di là del significato della sua opera, sono quegli straordinari impeti di energia che sembravano scuoterla, quando ogni genere di difficoltà intervenivano a distoglierla dal suo apostolato a favore della danza moderna. Interprete di straordinaria efficacia, riusciva a trasmettere, con semplicità, le fondamentali tesi della sua estetica nelle quali prendeva corpo l'obbligatorietà di far ricorso ad una drammaturgia con finalità educative. Ma si badi, mai intese sul piano pedagogico, ma quale sostanza di una composizione elaborata con l'obbiettivo di sorprendere lo spettatore.
Distante dai teoremi della danza accademica, ne subiva il fascino dando a ciascuna delle sue composizioni un disegno armonico di raffinato estetismo.
Bellissime, ma anche oscure, le sue creazioni non mancavano mai di una concettualità che, se sfiorava l'ermetismo, apparivano però pregne di vere e proprie colate di energia pura.
L'obbiettivo che si è posto Riccardo Italiano nell'immaginare questo percorso intorno alla figura di Martha Graham, una tra le più intense interpreti del coreo dramma del Novecento, è quello di una succinta biografia narrata con efficacia e leggera come il volo di una libellula.
Avvalendosi della collaborazione di Valentina Pescetto e Caterina Campo, il regista racconta alcuni episodi del travagliato cammino della grande danzatrice americana, nei quali affiorano figure essenziali per la sua formazione artistica.
CAST ARTISTICO

RICCARDO ITALIANO
Attore e Regista
Nato a Lodi, il 14/12/1986. Sin da piccolo partecipa a numerosi spettacoli e diverse rievocazioni storiche.
Si diploma nel 2007 presso il Centro Studi Coreografici Teatro Carcano di Milano, diretto dal Maestro Aldo Masella. Dal 2007 al 2010 collabora come attore e aiuto regista del Maestro Aldo Masella in diversi spettacoli al Teatro Carcano di Milano.
Nel 2008 fonda la compagnia Quinte Mobili (già Attori in corso) con la quale vince il Festival Passione Teatro organizzato dal comune di Cento (FE), con la commedia brillante Le Pillole d'Ercole, per la regia di Vincenzo Leone.
Dal 2012 al 2014 collabora stabilmente con il Teatro Spazio Tertulliano di Milano.
Nel 2014 firma la regia dello spettacolo Martha La memoria del sangue.
Tra i suoi spettacoli come attore: Brigadoon, Fantasmi in palcoscenico, Il ritratto di Dorian Gary, Romeo e Giulietta, L'uomo dal fiore in bocca, L'amante, Nozze di sangue, Morte di una regina, Il mago di Oz, Il più felice dei tre, Bedroom, Le pillole d'Ercole, Novecento, 48 ore A/R, D'Apres Cirano, Sarto per signora, Povero Piero, Grovigli, Le preziose ridicole, Fabulae, Fantasia.
Firma la regia degli spettacoli: Romeo e Giulietta, Il ritratto di Dorian Gary, La leggenda della lanterna di Jack, Fantasia.

VALENTINA PESCETTO
Attrice e Ballerina
Nata a Genova, il 23 Luglio 1986. Attrice poliedrica, la sua carriera artistica spazia dalla televisione, al cinema, al teatro.
Tenace e appassionata, dopo l'adolescenza spesa tra vari studi di danza classica e contemporanea, decide di trasferirsi a Milano, per dedicarsi alla recitazione.
Frequenta il Michael Rodgers Acting Studio e lavora in teatro in spettacoli quali: Closer, L'amante, La bisbetica domata e Martha la memoria del sangue.
Partecipa a numerevoli stage con: Raffaele Paganini, Kledi Kadiu, Rossella Brescia, Manuel Frattini, Steve La Chance, Andre La Roche, Brian Bullard.






CATERINA CAMPO
Attrice e Ballerina
Nata ad Ancona, il 23 Gennaio 1982. Si avvicina al teatro a cominciare dalla danza.
Trasferitasi a Milano di dedica alla recitazione grazie all'incontro con il Maestro Massimo Sabet.
È permalosa, generosa a appassionata.
Tra i suoi spettacoli: Materiali su Medea, Alla corte di Shakespeare, I promessi sposi, 48 Ore A/R, Il viaggio di Ulisse, Martha la memoria del sangue.
Partecipa inoltre a diversi cortometraggi, trasmissioni televisive e videoclip musicali.


MARTHA GRAHAM
Allegheny, 11 Maggio 1894 – New York, 1 Aprile 1991
Considerata da molti la più grande danzatrice americana del XX secolo.
Madre della danza contemporanea.
Sapeva comunicare le più profonde emozioni dell'animo umano. Sostenitrice del movimento come massima forma di espressione.
Dal 1913 al 1920 studiò danza e teatro.
Nel 1916 entrò nella Denishawn, la scuola di Ruth St. Denis e Ted Shawn.
Nel 1923 lasciò la Denishawn, e tornò nell'est, a New York.
Insegnò alla Eastman School of Rochester.
Debuttò a New York il 18 Aprile 1926 con svariate coreografie di propria creazione, su composizioni di Alexander Scriabin, Claude Debussy, Erik Satie, Maurice Ravel e Louis Horst.
Nel 1927 aprì la Martha Graham School of Contemporary Dance.
Molte sue coreografie erano legate a tematiche sociali (Immigrant, Revolt) o di ispirazione orientale.
Nel 1929 con la composizione di Heretic, si manifestò la sua originale concezione della danza.
Gli anni trenta, furono contraddistinti da una grande spinta creativa, creò: Lamentation, Cronicle, Deep Song, Primitive Mysteries e Frenetic Rhythms.
Nel 1939 entrarono nella compagnia (fino a quel momento composta di sole donne) Merce Cunningham e Erik Hawkins.
Negli anni 40 la compagnia andò in tournée negli Stati Uniti e a Cuba.
Creò El Penitente e Letter to the world. Nel 1944 creò uno dei suoi pezzi più famosi: Appalachian Spring, sua prima collaborazione con Isamu Noguchi.
Altri balletti di questo periodo furono: Cave of the Hearth (Medea), Errand into the Maze (Minotauro), Night Journey (Edipo e Giocata).
Nel 1948 sposò Erik Hawkins.
All'età di 76 anni, danzò per l'ultima volta.
La decisione di lasciare il palcoscenico le causò un periodo di depressione.
LA TECNICA GRAHAM
La tecnica Graham si basa sul principale atto fisiologico dell'essere umano, la respirazione, incentrata sulla zona del bacino, perché è lì che ha origine la vita.
CONTRACTION sta per contrazione, durante la fase di espirazione la colonna vertebrale si curva aiutata da una spinta dei muscoli dorsali verso terra e dei muscoli addominali indietro verso la spina dorsale e in alto verso il diaframma.
RELEASE sta per rilascio, non rilassamento. Nella successiva fase di inspirazione una spinta che parte sempre dal bacino si trasmette lungo tutta la spina dorsale, così la schiena si estende e il corpo raggiunge il punto di massima tensione verso l'alto.
RASSEGNA STAMPA
È raro trovare in artisti così giovani una tale profondità di analisi. Lo spettacolo ridà vita alla straordinaria figura umana e artistica della grande danzatrice e coreografa americana Martha Graham, madre della danza contemporanea. Tramite un'originale messa in scena che ha avuto origine da uno studio accurato del personaggio, il giovane regista Riccardo Italiano, ha dato vita ad uno spettacolo intenso, toccante, che nella semplicità dell'allestimento ha saputo trasmettere la ricchezza espressiva del linguaggio della grande Maestra. La commozione, sincera ed intensa, delle protagoniste, al termine dello spettacolo, ha lasciato al pubblico, e a me in particolare, la certezza di aver assistito ad un piccolo miracolo, che solo la forza del teatro, quello vero, può generare. Grazie!
Micaela Masella, Centro Studi Coreografici Teatro Carcano di Milano
Uno spettacolo travolgente, emozionante, dotato di una forza creativa dirompente.
Nicol Sonzogni, TRS QUOTIDIANO TV
Per un'ora ho lasciato gli affanni della vita, per approdare in lidi più incantati.
Professor Antonio Fazzi
Lo spettacolo è incentrato sulla figura talmente mitica che è difficile immaginarla terrena, di Martha Graham. In un'epoca di smarrimento come quella in cui viviamo abbiamo bisogno di fari che ci illuminino, di guide con una tempra morale forte che ci indichino la strada. Martha era una donna eccezionale, punto di riferimento etico ancora prima che artistico. Martha – La memoria del sangue restituisce la fatica, le titubanze, l'impeto guerriero e la sensibilità immensa della coreografa che lasciò un marchio indelebile nel teatro del Novecento. Aveva sì un ego ipertrofico, però nel contempo coltivava l'etica del dubbio; dialogava costantemente – e proficuamente – con la propria coscienza. Maestra, ma anche allieva, perché fino all'ultimo dei suoi giorni non smise mai di osservare i moti del proprio animo, traendone costantemente nuovi spunti e nuove riflessioni. L'idea dunque di mettere in scena Martha e il suo doppio, il suo alter ego, è risultata più che appropriata: una scelta che rispetta la sua biografia, perché realmente la danzatrice combatté con i fantasmi che si agitavano nel suo Io. Battaglie da cui usciva regolarmente vittoriosa, perché il risultato della "singolar tenzone" coi suoi spettri alla fine era arte allo stato puro. Arte con la A maiuscola. Ora Martha, ha lasciato il soggiorno terreno più di vent'anni fa, quindi non avremo più occasione di gustare i frutti del suo ingegno. Ma per fortuna c'è chi, come il regista Riccardo Italiano, desidera ardentemente raccontare il percorso artistico di una donna unica e inimitabile. Riccardo è alla sua prima regia, ma non si nota: debutto coi fiocchi di un ragazzo che possiede un universo interiore ricco e sfaccettato. Buona la prima, come si usa dire al cinema: possiamo star certi, avendo imparato a conoscerlo, che le successive saranno ancora più brillanti. Le due protagoniste hanno fatto esattamente quello che devono fare due brave interpreti: unire professionalità e emotività; mestiere e cuore. Che bello vederle commuoversi al termine della recita, tra gli applausi convinti di un pubblico appagato (non pagato, eh, appagato!) È la dimostrazione che il sangue non scorreva solo nel titolo della pièce, ma anche durante le prove e durante la performance. Durante la passerella finale, sono esplose in un pianto liberatorio. Le risate di gioia fanno bene allo spirito, ma anche le lacrime di commozione sono un mattone indispensabile affinché l'edificio della recitazione regga bene. Guai se un attore smette di piangere: significherebbe che ha smarrito una parte di sé essenziale, irrinunciabile. In tal caso il consiglio critico – ma anche terapeutico – è di impegnarsi ha recuperare rapidamente quella parte. È per il suo bene.
Francesco Mattana, Saltinaria


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RICCARDO ITALIANO
340 8612976


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